lunedì 31 gennaio 2011

Raccolta firme contro la tassa o per un posto al consorzio di bonifica?

Da circa una settimana il Sindaco del nostro comune insieme ad alcuni consiglieri di maggioranza hanno raccolto circa 500 firme, che a loro dire dovrebbero servire per una petizione contro la tassa di bonifica. I consiglieri Andriella, Mallardo, Cardillo e Pascucci si sono impegnati a S.Andrea del Pizzone, mentre D'Alterio ha fatto il suo a Francolise. Lo stesso Sindaco, Nicola Lanna, per circa una settimana non è salito a Francolise capoluogo, occupando il municipio di S.Andrea per raccogliere queste firme. E' sembrata subito una bella iniziativa, vista anche la folla che si è formata all'interno dei locali comunali per partecipare all'iniziativa, ma qualcosa però non torna. Si vocifera che per accordi con un politico di un comune limitrofo la raccolta firma avrebbe come scopo quello di piazzare alcuni dei consiglieri o assessori citati nel consorzio di bonifica. Un'accusa gravissima. Proprio per la gravità di quello che si vocifera, e visto che sono state coinvolte centinaia di persone in buona fede, chiedo al Sindaco e ai suoi collaboratori di chiarire al più presto, con manifesti o con un comunicato stampa, queste accuse, smentendo con i fatti quella che sembra essere l'ennesima vicenda di bassa bassa politica.



Per diritto di verità

venerdì 21 gennaio 2011

Diritto di replica: Genitore risponde a Docente

Sono contenta che il mio intervento abbia fatto così rumore da scuotere i dormienti. Mi dispiace però di aver impegnato  le energie di “un docente deluso” per rispondere alla mia lettera, sottraendole ad un compito così importante come quello dell'istruzione ed educazione dei ragazzi. Ed è a questo proposito vorrei replicare.
Il mio intervento  non era certo lo sfogo di una persona frustrata o emotivamente non gratificata, ma semplicemente il racconto dell'esperienza fatta a contatto con la scuola di Francolise. Non ho
scritto quella lettera  perché sono una moralista e neanche per cimentarmi in sermoni da pedagogista, in questo mi permetta… è molto più bravo lei! Voglio informarla che provare disprezzo è lontano dalla mia natura, non l’ho mai provato per alcuno e non lo provo neanche ora verso di lei che nell’ostentare la sua cultura non ha lesinato insulti e considerazioni degradanti. Molto povero per un insegnante, non crede? 
Mi dispiace anche per le sue notti insonni passare a cercare risposte ai miei interrogativi, ed anche su questo punto voglio rassicurarla: le risposte che cercavo e chiedevo alla scuola di Francolise non mi sono mai state date quando le chiedevo e oggi proprio non le cerco. Quindi non si affanni può continuare a dormire sonni tranquilli.  
Deve sapere che il mio unico desiderio era far vivere ad un bambino l’esperienza scolastica a cui aveva diritto. A Francolise non ho incontrato, almeno io, disponibilità alcuna. Quasi le mie richieste, che in altre scuole sarebbero risultate normali, da noi sono sembrate “controcorrente”.
Caro docente, esternare le proprie opinioni è diritto di tutti. Credo che le discussioni e le critiche siano positive e costruttive se si è pronti ad accettarle, ma nel suo sprezzante sfogo, così aspro e offensivo, non ho letto nulla di costruttivo, solo un tentativo di far passare per malato immaginario chi si permette di parlare di problemi che sono sotto gli occhi di tutti.
I problemi di cui si parla  non  sono inventati e a testimonianza di ciò ci sono i fatti e non solo parole. Quanti anche quest'anno si sono trasferiti, essendo comunque residenti nel nostro comune? Non ha riflettuto sul perché accade tutto questo? E' così difficile ammettere che qualcosa non va?
Non è questo il sintomo di qualcosa che non funziona? Quando aprirete gli occhi?
Voglio anche precisare che  il  “College Svizzero” di cui lei parla è una scuola come tante altre, preferita per vicinanza, non perché sia vista come ”il paese dei balocchi”.  Anche questa ha i suoi problemi, come tutte le scuole, la differenza è che hanno gli occhi aperti, quando si fa presente  un problema  non fingono di non vedere, di non sapere, ma cercano di risolverli collaborando anche con i genitori.  Allora mi chiedo: perché non succede anche da noi? Perché ogni qualvolta si lancia una critica in risposta si prepara subito il terreno per la crociata a difesa della scuola, che per carità, è anche legittimo, ma da un insegnante mi aspettavo un discorso più elegante e pacato e non feroci offese o battute di cattivo gusto.
Ma purtroppo tale atteggiamento non è prerogativa solo della Scuola. Nella nostra realtà locale abbiamo una brutta abitudine che ci è entrata dentro come una malattia: mettiamo tutto sul piano politico. Oggi la politica, entra dappertutto,  nella scuola, nelle associazioni, e in tutte le manifestazioni sociali ci sono sempre due o più parti che tirano l’acqua al proprio mulino screditando gli altri, a discapito di quello che “era” lo scopo iniziale, e travolti da questa foga non  riusciamo a capire che alla fine tutto va contro i nostri comuni interessi. Per questo non miglioreremo mai.
Caro docente per quanto concerne il suo invito a non fare paragoni inopportuni sugli animali, è un paradosso detto da lei, che ha molto da imparare dal mondo animale e dalle pecore: in primis il “rispetto per gli umani”.
Credo sia doveroso da parte sua chiedere scusa,  a quei perditempo che leggono questo blog, a quei genitori  che non in linea col suo pensiero hanno mosso critiche o, addirittura, hanno portato via i propri figli dalla sua scuola. La sua arringa non è certo modello  di eleganza e riguardo verso chi ha opinioni differenti dalle sue.
Un consiglio: impari ad accettare le critiche in modo costruttivo e cerchi di insegnarlo anche ai suoi alunni.
Infine la ringrazio per i suoi auguri, anche io spero, come ogni madre, che mio figlio possa raggiungere mete professionali e sociali prestigiose, sentendosi sempre libero di poter esprimere le sue idee.
Senza Rancore

Controcorrente

martedì 18 gennaio 2011

Gran Concerto a Francolise

Domenica 23 gennaio alle ore 19.00 nella chiesa di S. Maria a Castello di Francolise, si terrà un concerto tenuto dal maestro Mimì Palmiero con la sua Grande Orchestra.
Si invita tutta la cittadinanza e tutti coloro che amano l'arte in genere a partecipare a questo evento che sarà, certamente, un momento di grande, indimenticabile emozione, dove la musica di questa grande orchestra sublimerà ancora di più l'austera bellezza della chiesa di Francolise. Inoltre, alla serata è legata importante iniziativa: la raccolta fondi per il restauro dell'organo settecentesco della chiesa di S. Maria a Castello, missione portata avanti con perseveranza dal parroco di Francolise Don. Raimondo Pasquariello.
Per tale motivo è ancora più importante essere presenti: unire l'amore per la musica e l'arte con l'impegno civile di riportare ai fasti di un tempo un'opera d'arte di inestimabile valore.

                                                                 PARROCCHIA DI
S.MARIA A CASTELLO

lunedì 17 gennaio 2011

Docente difende la scuola di Francolise

Sono un docente di Francolise e rispondo alla lettera aperta, a firma di un genitore “controcorrente”, sulla scuola e ad alcuni commenti in linea con la stessa. Diversamente dal genitore/i in questione, non ho tempo di andare per blog, perché le mie energie le spendo per migliorare le competenze professionali, alla ricerca di nuove e più valide strategie per fronteggiare i bisogni dei nostri “figli/allievi”. Sono stato informato casualmente dello “sfogo genitoriale” ed è venuta voglia anche a me di sfogarmi. 
Uno studio sui sentimenti e sulle emozioni dice questo:“Per l’avvenire della specie umana non è tanto la paura del male che dobbiamo temere, ma la tendenza di alcuni individui a provare disprezzo per gli altri come se fossero al di fuori di ogni rapporto umano, senza interesse alcuno per la loro vita emotiva”. 
A ben vedere, sembrerebbe che l’individuo il quale non ha vissuto sane e gratificanti esperienze emotive, non conquisterà mai la piena maturità di uomo o donna e vivrà, per tutta la vita, alla continua ricerca di un “capro espiatorio” verso cui puntare l’indice per le sue inadeguatezze.
Quel genitore, che si è cimentato in esternazioni emotive e pronunce, addebitando responsabilità alla scuola per il disagio del proprio figlio e il relativo trasferimento è, evidentemente, alla ricerca di qualcuno sul quale scaricare il peso di un disagio di cui è portatore e non riesce a gestire. L’insoddisfatto genitore, si è lanciato in un sermone da falso moralista e sedicente pedagogista, nel tentativo maldestro di screditare la scuola di Francolise e di quanti vi operano. Le risposte ai suoi problemi, egregio signore/ra, non le troverà puntando il dito. Non le servirà neppure il “College Svizzero”, dove ha scelto di trasferire il figlio e di cui si conosce molto bene il caos gestionale ed organizzativo in cui versa. Tuttavia, l’interrogativo che mi procura notti insonni è questo: mi chiedo, quale sarà stato il problema che ha dovuto affrontare il malcapitato genitore e per il quale n on ha trovato ascolto? Sarà stata l’eccessiva disponibilità dei docenti della scuola di Francolise? Oppure un “Progetto scuola”, che da anni, porta avanti le ragioni degli allievi, riservando una cura particolare alla loro sfera emotiva e a quelli più bisognosi? Saranno state le molteplici attività “integrate” e motivanti, di cui parla il genitore, oltre alle attività tecnico/disciplinari, che la scuola di Francolise cerca di promuovere? Sarà stata la Dirigente, che non si è prestata a soddisfare le ragioni e i desideri personali, permettendo la fuoriuscita di “cervelli” verso il vicino College? Se i motivi che hanno portato alla sua scelta “controcorrente” sono tra questi, vorrà dire che ce ne faremo una ragione. 
Circa le “pecore”, mi asterrei dal fare paragoni inopportuni, tenga presente che il mondo animale insegna molte cose: in primis, l’amore e il rispetto per gli “umani”, il rispetto per le regole sociali e i ruoli... Per il resto, le faccio i migliori auguri perché suo figlio/a possa raggiungere mete professionali e sociali prestigiose. 

Docente deluso e arrabbiato

martedì 11 gennaio 2011

Piccola Orchestra La Viola in concerto

Piccola Orchestra La Viola in concerto, 16 Gennaio 2011 alle ore 19,30 nella Chiesa Maria SS delle Grazie di Sant’Andrea del Pizzone (Ce), organizzato dall’Agenzia Comunale per lo sviluppo socio-culturale di Francolise con il patrocinio del Comune di Francolise – Assessorato Sport-Turismo e Spettacolo- e con il Contributo della Regione Campania.  
Nata nel 1994, da un’idea di Antonella Costanzo (voce solista) ed Alessandro Parente (direttore e compositore) e dall’incontro di musicisti delle province di Roma, Frosinone e Latina, la Piccola Orchestra La Viola, formazione di ispirazione popolare con influenze mediterranee, è considerata a pieno merito tra i gruppi più inediti nel panorama della world-music italiana. 
L’Orchestra ha ideato e messo in scena spettacoli ai quali hanno partecipato:
Peppe Barra, Daniele Sepe, Lino Cannavacciuolo, Dan Moretti, Marc Perrone, Vincenzo Zitello, Carlo Muratori, Cecilia Chailly, Riccardo Tesi, Piero Ricci, Fratelli Mancuso, Hector Ulises Passarella, Mosshen Kasirossafar, Alfio Antico, Gaspare Balsamo, Mario Salvi, Nando Citarella, Roberto Tombesi, Massimo Carrano, Paolo Bonfanti, Fabrizio Poggi, Maria Rosaria Omaggio, Arnoldo Foà.
 ACSSC

lunedì 10 gennaio 2011

Lettera aperta di un genitore

Scrivo per la prima volta, ma leggo questo blog da tempo. Sono contenta che si stia affrontando il problema " SCUOLA"  e credo che molti su questo argomento avrebbero  da dire, anzi da ridire.  Vorrei rispondere al commento di PERSONA GIUSTA in merito all'articolo "Vecchi e nuovi problemi della scuola a Francolise", poiché mi sento chiamata in causa quale genitore che manda i propri figli a scuola in un altro comune. Non hai pensato che forse la prima cosa che un genitore ha a cuore è il benessere dei propri figli? Non hai pensato che mandare  i figli a scuola in un altro comune e non nella vicina scuola comunale sia uno sforzo? E tu credi che un genitore complichi la propria vita, tra orari di lavoro e uscita di scuola dei figli e tutto ciò che ne implica, se non perché ritiene che sia una scelta giusta e ponderata! Io parlo per la mia esperienza che tu ovviamente non puoi conoscere e  poi ogni caso è a se,  in certe situazioni bisognerebbe trovarsi, per capire determinate scelte. Quando ho spostato i miei figli da S.Andrea non ho pensato al tasso di disoccupazione, ma a ciò che in quel momento mi premeva di più: i miei figli. Oggi a distanza di anni, ne sono felice. Io credo che quello della scuola sia un compito molto importante e difficile, perché non solo insegna a leggere, scrivere, forma il sapere di un soggetto, ma è anche il prolungamento della famiglia, insegna il vivere e la convivenza civile, l'educazione, il rispetto ed integra tutti quegli insegnamenti che ogni genitore, chi più, chi meno, da ai propri figli, ma quando vedi che degli insegnanti  non hanno neanche lontanamente idea  di tutto ciò e si limitano al minimo del fare, per convenienza, per non scomodarsi e al minimo problema in classe fanno a scaricabarile e alla fine: la responsabilità non è di nessuno! Cade tutto nel vuoto, tutto rimane uguale e se non vuoi crearti inimicizie, stai zitta e segui il gregge. A chi mi chiede perché ho spostato i miei figli dal mio paese? A malincuore rispondo: perché  non siamo tutti pecore!

Controcorrente

martedì 4 gennaio 2011

Divieto di fumo: non per impiegati e amminstratori di Francolise

In Italia il 10 gennaio 2005 è entrato in vigore il divieto di fumo in tutti i locali chiusi, come bar, ristoranti, circoli privati, uffici della Pubblica Amministrazione e così via. L'obiettivo della normativa è la prevenzione dei gravi danni alla salute derivanti dall'esposizione attiva e passiva al fumo di tabacco, causa ormai acclarata di malattie mortali. 
Tale divieto è stato fin dall'inizio mal digerito dai fumatori che in qualche bar o pub riescono ancora a trovare gestori che tollerano le loro sfumacchiate per non perderli come clienti, non vigilando sulla salubrità dell'aria respirata nei loro locali ed esponendosi alle sanzioni previste dalla legge. Ma negli uffici della Pubblica Amministrazione ci si aspetta che il divieto sia rispettato in maniera scrupolosa e che sia vietato anche solo pensare di trasgredire la legge. E invece...
Ormai non ci si sorprende quasi più, al Nord come al Sud, nel trovare pubblici impiegati con le “magiche bionde” accese dietro a sportelli o scrivanie, con i poveri utenti costretti a respirare aria non certo profumata di rose. Per non dire poi dei danni che questo provoca alla salute: il fumo passivo viene classificato tra le più pericolose sostanze cancerogene, essendo causa di una molteplicità di patologie, come ad esempio il tumore polmonare, che in circa il 90% dei casi è causato dal fumo di sigaretta.
Tra i vari uffici pubblici in cui mi è capitato di trovare impiegati con la cicca accesa, ahimè, devo citare anche il Comune di Francolise. Qui il caso è ancora più eclatante, perchè a trasgredire la legge non sono solo alcuni impiegati, ma anche Consiglieri, Assessori e perfino il Sindaco. Li trovi in ufficio o in sala riunioni con le sigarette accese, senza nessun rispetto per gli impiegati e i cittadini a cui non piace proprio respirare quella puzza insopportabile. Per non dire poi dell'indecoroso stato in cui il pavimento dell'atrio versa a fine giornata, con decine di mozziconi spenti a terra. E se impiegati ed amministratori dovrebbero servire da esempio per i propri concittadini, se questi dovrebbero essere l'idealtipo del rigore etico e morale, oltreché del rispetto delle norme del buon vivere civile, allora siamo messi proprio bene. Perchè con questi comportamenti dimostrano di non meritare il posto che occupano, le poltrone su cui siedono, in quanto non solo sono irrispettosi della legge che dovrebbero prima di tutti rispettare e difendere, ma si dimostrano anche poco rispettosi nei confronti dei diritti dei cittadini, e in specifico del diritto alla salute costituzionalmente protetto. Ma probabilmente questi impiegati e amministratori non sanno neanche dove stia di casa la Costituzione. Povera Patria!
Tuttavia mi rinfranco, ogni tanto, leggendo delle visite dei Nas negli uffici pubblici e delle multe salate che fioccano per impiagati e Amministratori per il mancato rispetto del dievieto di fumo, e chissà che qualche giorno, leggendo il giornale, non mi rinfranchi la notizia di una visita dei Nas anche sul Comune di Francolise.
Buona fumata a tutti!

Knocker

lunedì 3 gennaio 2011

Pacco invalidi: ennesima polemica

Durante le festività natalizie, di solito, l'amministrazione fa recapitare alle persone invalide dei pacchi regalo per augurargli buone feste, iniziativa ammirevole ed elogiabile. Tuttavia, il pomo della discordia durante queste feste è stato il fatto che questi pacchi non sono stati recapitati a tutti gli invalidi. Cosa strana però è che a riceverlo sono stati tutti gli "amici" dell'amministrazione o quelli che già in passato avevano denunciato la mancata consegna, mentre a non ricevere un bel niente sono stati i soliti che non hanno né santi in paradiso né possono dirsi "amici". Puro e semplice caso? Ennesima beffa del destino? Ma...
La cosa certa è che un'iniziativa, ripeto, lodevole da parte dell'amministrazione è stata rovinata ancora una volta dall'inefficienza, dall'incompetenza e dalla parzialità di alcuni amministratori. Nella fattispecie l'Ass. Pascucci, responsabile in materia, dovrebbe delle scuse e delle spiegazioni ufficiali a tutte le persone invalide che non hanno ricevuto in dono alcunché ed essere così umile da dimettersi come assessore perché dimostratosi incapace di gestire una iniziativa abbastanza semplice  come questa, coprendo ancora una volta di ridicolo l'amministrazione di cui fa parte.
Tuttavia le feste non sono ancora finite, rimane la Befana. Per questo una raccomandazione a tutti gli invalidi: fate i bravi, siate mansueti perché la Befana dell'amministrazione porta doni solo ai bambini buoni.

Knocker

sabato 1 gennaio 2011

Capodanno con il botto

Se la civiltà di un popolo si vede anche dal trattamento che questi riserva alla propria terra e alle cose che fanno parte del patrimonio comune, allora i francolisani hanno di che preoccuparsi. Il giorno dopo la notte di San Silvestro la scena a cui si assiste sul piazzetta del monumento ai caduti è mortificante: un cassonetto dell'immondizia squarciato, presumibilmente, da una bomba carta e tutta l'immondizia che questo conteneva sparsa per la piazzetta. Un bel vedere stile cantone svizzero, un bel biglietto da visita per le tante persone che da fuori vengono nei giorni di festa in chiesa a Francolise. Sicuro motivo di vanto per l'imbecille o il gruppo di imbecilli a cui va il merito di tutto ciò.
Probabilmente sono io che non capisco l'evoluzione e la metamorfosi delle tradizioni, ma penso che i botti di fine anno sono motivo di gioia e divertimento quando prendono la forma dello spettacolo pirotecnico, quando invece sono solo “ta-ta.tatata - BUM!”, francamente sono un po' tristi e anche fastidiosi. Per non dire poi della moda che impazza tra i giovani neofiti e vecchi veterani dei botti di fine anno: mettere le bombette in lattine, bottiglie di vetro, e purtroppo anche nei cassonetti dell'immondizia per rendere il botto più assordante ed efficace. Perché non c'è soddisfazione a sparare solo la bombetta, bisogna anche rompere, distruggere, dare fastidio, altrimenti che sfizio c'è. E quando l'effetto ottenuto è quello che si vede in foto la soddisfazione è tanta almeno quanto il divertimento. Che ridere!
Altra moda che faccio fatica a comprendere è quella di sparare la bombetta furtivamente in prossimità delle persone, in modo da farle spaventare assordandole. La cosa più triste nell'assistere a queste scene è il risolino idiota che compare sulla bocca di chi lancia la bombetta, che di solito è direttamente proporzionale alla grandezza del botto e al fastidio che procura, ed inversamente proporzionale alla quantità di materia grigia che tali soggetti hanno in zucca.
Per fortuna tali elementi non sono tanti, e la maggior parte delle persone di Francolise non possono certo dirsi incivili. Sono, però, sicuramente stufe di essere spettatori e vittime della maleducazione di cui fanno sfoggio questi vandali.
Per questo mi piacerebbe vedere un po' più di impegno  da  parte delle autorità locali nel vigilare sul nostro territorio, perché le persone perbene lo esigono, lo pretendono, lo chiedono invano da decenni.
Nel caso di specie sarebbe un bel gesto se il Comune nella persona del Sindaco e dei Consiglieri tutti denunciassero la distruzione del cassonetto ai Carabinieri per far capire alle persone civili che non sono sole qualora volessero anche loro denunciare l'accaduto, e per far capire ai pochi vandali idioti che non sono padroni di niente e che chi sbaglia paga senza se e senza ma. Sarebbe il più bel regalo che potreste fare ai francolisani, che non chiedono la luna ma semplicemente rispetto e legalità.

Knocker